Quando una importante e storica azienda della provincia di Verona attiva nel settore delle confezioni di abbigliamento “made in Italy” si è rivolta al nostro Studio per verificare i propri conti correnti, non avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe emerso: usura accertata per 153.000 € oltre a 191.000 € di interessi anatocistici.
Essendovi dei forti elementi a favore del cliente – tra i quali la mancata produzione dei contratti da parte dell’istituto – si è deciso di intraprendere una causa civile nonostante il foro di competenza fosse notoriamente tra i più sfavorevoli per quanto concerne le controversie bancarie.
Durante il dibattimento è stata ritenuta fondata la richiesta di ripetizione dell’indebito e, pertanto, il Giudice ha disposto lo svolgimento di una Consulenza Tecnica d’Ufficio per determinare l’ammontare delle competenze illegittime.
Le operazioni peritali si sono interrotte quasi subito per la volontà della banca di trovare un accordo: l’azienda, forte della sua “salute” e delle importanti liquidità dei soci, ha da subito fatto intendere che non avrebbe accettato proposte riduttive.
Dopo un reciproco ed acceso scambio di comunicazioni si è finalmente giunti ad un accordo: 120.000 € a favore del cliente ed una concessione di credito di 200.000 € per anticipo fatture ad un tasso vantaggioso.